Tuesday, July 28, 2009

Scritti 2006: La Biblioteca delle Nuvole

Ed ecco un po' di scritti tirati fuori dalla cantina:
Anno 2006
Con la testa tra le nuvole. Parlanti.

Ma dov’è?
Sta proprio lì, lì, Campanellino, dietro quella nuvola a destra.
Quella a forma di casupolone comunista?
Quella che riflette i colori della Coop, a pochi metri sotto, quella è la Biblioteca delle Nuvole. Dicono di essere umani quelli che ci lavorano, ma non è vero se c’è in giro gente come Superman... lo conosci?
Si, Superman, ne ho letto di lui. Ma non vive qui, è americano!
Sì, ma anche noi siamo giunti qui richiamati da qualcosa simile al canto delle sirene, ma forse era jazz…
Comunque Superman è quello che di giorno si traveste da impiegato, e salva gli umani in pericolo. Se ci sono in giro esseri come lui, quelli della Biblioteca delle Nuvole non sono certamente umani. Invece c’è un altro personaggio che si chiama Dylan Dog, si fa chiamare l’indagatore dell’incubo, ci siamo incontrati una volta, combatteva con Capitan Uncino ed è fuggito. Te lo presenterò. E poi ce ne sono tanti e tanti altri, eroi e no, si incontrano lì ogni martedì, giovedì, sabato pomeriggio.
C’è chi ardisce strategie per combattere ogni genere di male, diavolo e creatura, chi combina guai e spesso ha anche grosse manie di potenza, chi se ne infischia invece e vive in un mondo umano ma parallelo a quello solo più reale direi.
Più reale di quello umano?!
Beh, sì. Quello degli umani non è reale, è solo un poí troppo noioso, ci sono personaggi che vedono cose a cui gli uomini non fanno più caso. Perchè si sono abituati, credo.
La Biblioteca delle Nuvole si libra tra cielo e terra, per permettere di porre le domande giuste ai personaggi di tutti i tempi ed i mondi, per deridere la noia e vivere in tutti i luoghi. E l’entrata è libera per chiunque, che tu sia papero pazzo, lupo addomesticato, ladro di bestiame e topo geometra, sei libero di entrare e vedere con i tuoi propri occhi tutte le storie che vuoi, riempirti la testa di sogni e giustizia e bellezza, e come sai anche tu, Campanellino,
poi si vola più leggeri…

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